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IL BORGO DELLA DAMA, DELLE TORRI E DELL'ACETO BALSAMICO
A pochi chilometri da Modena, adagiata su una collina, si trova un piccolo borgo pronto ad accogliervi con le sue torri e con tanti dei suoi prodotti. Oggi vi portiamo con noi alla scoperta di Castelvetro di Modena, Bandiera arancione del Touring Club perchè “La località si distingue per il centro storico armonico e ben conservato, ricco di punti di interesse e con un arredo urbano e uno spazio verde molto curato. Da segnalare la ricca e diversificata offerta di eventi e manifestazioni organizzati dal comune lungo tutto il corso dell’anno.”
Noi siamo assolutamente d’accordo e non vediamo l’ora di farvelo conoscere. Pronti? Partiamo allora alla scoperta di Castelvetro di Modena, il borgo della dama, delle torri, dell’aceto balsamico.
COME RAGGIUNGERE CASTELVETRO DI MODENA
Castelvetro si trova nel cuore dell’Emilia Romagna a circa 18 km da Modena.
Se si arriva dall’autostrada prendere l’uscita Modena Sud e proseguire seguendo le indicazioni del paese.
Si può lasciare la macchina nel parcheggio gratuito di via Cialdini vicino al cimitero del paese. Da qui si percorre il viale per raggiungere il centro del borgo.
CASTELVETRO: UN PO' DI STORIA
La zona di Castelvetro è abitata fin dal paleolitico e da qui passarono popolazoni come gli Etruschi, i Galli e i Romani.
E’ nel Medioevo che per la prima volta viene citato il nome di Castelvetro, fino a quel momento chiamato Castelvetere.
Nell’XI secolo il paese passò prima sotto il Marchese bonifacio di Toscana e successivamente alla figlia Matilde di Canossa. Alla morte di quest’ultima l’investitura passò ai Beccafava e ai Manfredi.
Una volta annesso al comune di Modena durante la guerra tra Guelfi e Ghibellini il paese venne assediato dall’esercito del papato e il castello distrutto. Il papa decise di concedere Castelvetro alla famiglia Rangoni fino all’occupazione dei francesi, avvenuta alla fine del 1700. un ventennio dopo, finita la dominazione francese gli Estensi presero nuovamente il dominio di tutta la zona fino a quando le terre furono annesse al Regno d’Italia.
COSA VEDERE A CASTELVETRO DI MODENA
Questo piccolo borgo è davvero un gioiello dell’Emilia. Si respira un’aria di tranquillità passeggiando tra le sue viette. Il centro storico si visita in un’oretta circa. Ma vediamo nel dettaglio cosa vedere in questo grazioso borgo.
PIAZZA ROMA E LA TORRE DELL’OROLOGIO
Partiamo con Piazza Roma, la piazza principale del paese che presenta al centro ciò che più caratterizza questo borgo ovvero la scacchiera bianca e nera.
La piazza, che si affaccia sulla pianura, nelle giornate soleggiate e limpide offre un bellissimo panorama.
Oltre alla scacchiera nella piazza troviamo anche la Torre dell’Orologio che domina sulla piazza e sul territorio circostante. Costruita a pianta rettangolare, venne più volte riedificata nel tempo perché distrutta durante le battaglie o dal terremoto del 1501.
Sulla piazza si affacciano anche il palazzo comunale, chiamato a suo tempo palazzo del secondogenito e palazzo Rinaldi che la incorniciano in modo ineguagliabile. C’è poi la Torre delle prigioni, anch’essa sopravvissuta alla distruzione del castello.
LA CHIESA PARROCCHIALE
Proseguendo in Via Torquato Tasso sulla sinistra troviamo la chiesa Castelvetro intitolata ai Santi Martiri Senesio e Teopompo. Fatta edificare nel 1897, venne consacrata dieci anni più tardi. Costruita in stile neogotico, presenta una facciata in laterizio con tre portoni, ognuno sovrastato da un rosone. L’interno è a tre navate di cui ognuna presenta un’abside. Di pregio troviamo l’altare maggiore costruito in marmo di Carrara su progetto di Carlo Barberi.
PALAZZO RANGONI
Di fronte alla chiesa si affaccia sulla piazza Palazzo Rangoni, nome preso dalla nobile famiglia che vi ha abitato, che venne costruito tra l’VIII e il IX secolo.
Nel 1501 subì forti danni a causa del terremoto che colpì la zona.
All’interno vi sono presenti molte sale importanti, ognuna delle quali prende il nome dalle decorazioni presenti come la sala dei delfini, la sala dei putti, quella degli orsi e la sala del tasso. Soffitti a cassettoni, decorazioni, affreschi, stucchi e cornici rendono questo palazzo unico.
Nel 1564 a palazzo Rangoni venne ospitato Torquato Tasso in fuga da Bologna. Nella Sala del Tasso infatti sono presenti tele e medaglioni che rappresentano alcune opere ma anche avvenimenti della vita del poeta.
DEGUSTAZIONE IN UN'ACETAIA
Siamo nella terra di due prodotti tradizionali, l’Aceto balsamico IGP e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP.
Il primo non ha bisogno di presentazioni. Parliamo di uno dei prodotti più pregiati della nostra bella Italia. Prodotto dal mosto dell’uva prevede un invecchiamento che arriva fino a 25 anni.
Il secondo invece è una delle tre tipologie di Lambrusco. E’ riuscito ad ottenere già nel 1970 l’etichetta DOC mentre più recentemente è diventato DOP. Viene prodotta sia la versione amabile che quella secca ognuna con le sue caratteristiche e abbinamenti.
Quindi perchè non approfittarne e provare un’esperienza di degustazione così da avere modo di conoscere meglio di uno di questi due magnifici prodotti?
Segnaliamo all’interno del paese La vecchia dispensa, una storica acetaia dove è possibile scegliere tra tre differenti un tour guidato con degustazione.
Ma vi lasciamo anche due link dove dovrete una lista delle acetaie di Castelvetro di Modena e delle cantine vinicole.
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GLI EVENTI DEL BORGO
Gli eventi principali di Castelvetro sono La Dama vivente e la Festa a Castello. Entrambi sono delle rievocazioni storiche e si alternano negli anni.
La Dama vivente si svolge in Piazza Roma, all’interno della scacchiera bianca e nera e, durante questa festa, quella che avviene è una vera e propria partita di dama in cui gli abitanti del paese, indossando abiti rinascimentali, diventano i pedoni del gioco. Durante la festa si svolgono anche altri spettacoli con acrobati e mangiafuoco.
L’ingresso è a pagamento e si svolge negli anni pari.
L’evento che invece si svolge negli anni dispari è la Festa a Palazzo. Chi partecipa a questa festa viene spedito indietro nel tempo fino al 1500 per vivere un’esperienza unica, partecipando al banchetto con piatti tipici e assistendo a spettacoli medievali. Chi partecipa è obbligato ad indossare un abito cinquecentesco.
Deve essere molto suggestivo partecipare ad un evento del genere. A noi piacerebbe un sacco!
COSA MANGIARE A CASTELVETRO DI MODENA
Ci troviamo in Emilia Romagna e di conseguenza non si può non parlare di cibo e prodotti tipici. Qui l’acquolina è costante!
E quindi cosa troviamo in questo borgo? Cosa si può mangiare?
Partiamo subito con i prodotti tipici di questa magnifica regione e in particolare della provincia di Modena. Troviamo ovviamente il già citato Aceto Balsamico di Modena IGP ma qui viene prodotto anche il Parmigiano Reggiano IGP mentre se spostiamo l’attenzione sui vini qui viene prodotto il Lambrusco e in particolare il Grasparossa.
Per quanto riguarda invece la cucina tipica avrete davvero l’imbarazzo della scelta. La quantità di piatti qui è immensa. Dai caldi tortellini in brodo, allo gnocco fritto con salumi e poi il vero piatto del Modenese, il cotechino e lo zampone spesso serviti con leticchie o patate. Poi cos’altro potete provare? Beh, i calzagatti, un piatto tipicissimo contadino composto da fagioli e polenta o il borlengo, una crepe tipica molto sottile e croccante farcita con lardo e erbe aromatiche.
Per il dolce invece vi consigliamo la Torta Barozzi, originaria di Vignola. Un mix di cioccolato, arachidi e Mandorle. Insomma, una vera delizia! Non dimenticate di accompagnarlo con del Nocino, liquore a base di noci.
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Alla prossima gita!